Dolcetto d’Alba: gocce di pioggia saltellano davanti a Casa, una danza con un ritmo lento fino a quando d’improvviso la musica sceglie note più decise.
I passi non si distinguono più e il ritmo diventa via via più forte, facendosi rumore.La pioggia fuori e dentro spazza via gli ultimi attimi di una calda estate.
Bagna i marciapiedi, le foglie, il cuore. Lava ricordi, sensazioni, sentimenti lasciando intatti quelli che ora avvertono i brividi dell’autunno alle porte.
Mi lascio scaldare da un vino che conosco: Dolcetto d’Alba Dell’Erto di Orlando Abrigo.
Il colore davvero vivace preannuncia un bouquet fresco, sono i profumi di violetta a dominare. Spicca su tutti questo fiore delicato coprendo i sentori di ribes e lamponi. Non mi dispiace questo ricordo primaverile.
Ma è nella frutta matura, nella ciliegia ed al momento dell’assaggio, nel calore, nella morbidezza, nel tannino ben integrato ed in una buona freschezza, che cerco il conforto a quella lacrima.