“Ho avuto tanto dal mondo del vino, oggi è anche il momento di dare e concedere a chi vuole godersi questi vini la possibilità di farlo senza preoccuparsi del prezzo”.
Suona molto rivoluzionaria la frase di Edi Kante. Una rivoluzione che arriva in enoteca al momento dell’acquisto ma è fatta di tante piccole rivoluzioni a partire dalla vigna.
Edi ha fortemente immaginato, pensato e realizzato la vigna e la sua cantina.
I suoi vigneti crescono su un lembo di terra che parte dai pendii delle Alpi Giulie e raggiunge, nella provincia di Trieste, il Mar Adriatico. Crescono su una terra che sa di fatica. I sassi sono stati strappati e sostituiti con la terra rossa ottenuta scavando le doline e macinando la roccia del Carso. La produzione annuale è di circa 65.000 bottiglie per otto etichette. Gli ettari vitati ospitano i vitigni internazionali, Chardonnay, Sauvignon e Pinot Nero, ai quali affianca vitigni autoctoni friulani, Vitovska, Malvasia, Terrano. Vitigni quasi dimenticati. Le viti hanno un’elevata densità e rese bassissime.
Un’esplosione con dinamite. Un buco nel terreno e la roccia madre di Minecraft diventa cantina. Tre piani a sezione ellissoidale fino a 18 metri sotto terra. Un portone a nord est fa entrare la bora. Compagna dell’uva prima e delle bottiglie, poi. Il piano superiore accoglie le uve che scendendo si trasformano prima in mosto ed infine in vino in modo totalmente naturale.
Pareti di roccia con temperature naturali decrescenti e umidità costante sono artefici di questo spumante metodo classico.
KK Spumante Metodo Classico dosaggio zero. 50% Chardonnay e 50% Malvasia, vendemmiate a mano.
Fermentazione e affinamento in barrique francesi di rovere. Permanenza sui lieviti minimo un anno.
Perlage fine, persistente e continuo. Giallo paglierino scarico. Profumi freschi di agrumi, limone, pompelmo, pesca bianca e fiori bianchi. Il sorso è tagliente, fresco, ma allo stesso tempo morbido ed elegante. Grande sapidità.