Gunther Di Giovanna, madre tedesca e padre siciliano, è cresciuto tra le vigne.

Oggi scopriamo i vini Di Giovanna.

Tra i ricordi della sua infanzia, ogni singola vendemmia. Da ragazzo, lascia la sua isola per dedicarsi agli studi, ma è qui che torna, tra le terre di Contessa Entellina e Sambuca di Sicilia.

Gunther produce vino con passione, tendendo sempre ad un livello via via più alto di qualità. È un uomo affabile, disponibile, desideroso di far conoscere le peculiarità della sua amata terra, attraverso i colori, i profumi e gli aromi dei suoi vini.

Gunther già tuo papà ha iniziato un percorso per il passaggio dalla quantità alla qualità.

Con la scelta di mio padre è aumentato il lavoro manuale e sono diminuite le rese. Nel breve periodo i margini si sono sensibilmente ridotti ma con il passare degli anni abbiamo recuperato e oggi possiamo dire di aver fatto la scelta giusta.

In vigna ed in cantina a favore della qualità, qual è stato il tuo intervento?

In vigna, la vendemmia a mano continua ad essere preferita.

In cantina abbiamo rinunciato a tanta tecnologia e lavoriamo con tempi più lunghi nel rispetto della naturale evoluzione dei vini.

Qualità con vitigni internazionali ed autoctoni, quali sono le difficoltà?

Molto più semplice lavorare con gli internazionali, questo il motivo della loro diffusione in tutto il mondo.

Sono in gran parte assurgenti, più resistenti alle malattie e più contenuti nella produzione. Più difficile con gran parte degli autoctoni, che necessitano, invece, di lavori a verde più complicati, un diradamento dei grappoli più importante, molta più attenzione in tutte le fasi di vinificazione.

Il primo ricordo legato al vino?

Da piccolo le foto con il calice in mano fatte da papà. Un piccolo Albanese ante litteram.

Il primo incontro con il vino, il primo assaggio. 

Non lo ricordo ma dal secondo il vino mi è piaciuto. 

Cos’è il vino per te?

Emozione

Un aneddoto legato al vino che ti sta a cuore?

Mi aiutò a conquistare la mia prima ragazza. 

Ed una storia legata al vino che ti sta a cuore?  

L’etichetta del nostro primo vino naturale disegnata da mio figlio Elio, aveva cinque anni.

Raccontami la tua storia di vignaiolo per scelta. 

Mi considero fortunato perché faccio quello che mi piace.

La tua storia senza vino? 

Il vino è la parte più bella della storia dell’uomo. Non riesco a immaginare un mondo senza amore. Se non fossi un vignaiolo probabilmente sarei un uomo triste.

Raccontami il territorio dei tuoi vini. 

Unico ed irripetibile: varie altitudini, terreni che cambiano di continuo, microclimi diversi nonostante le dimensioni contenute.

Raccontami i vini Di Giovanna. 

Sono loro a poterti raccontare chi sono.

Il tuo vino a cui sei più legato. 

Il rosato

Quello con cui hai un rapporto più difficile. 

Il grillo

I nomi dei Vini Di Giovanna

Li ho scelti tutti io d’amblèe. 

Camurria Di Giovanna – un vino molto particolare, come è nato? 

È nato tanti anni fa ed era sempre destinato al solo consumo domestico. Solo nel 2018 abbiamo deciso di proporlo anche per i nostri amici.

Sono vitigni di una certa età. 

Sì, proviene dal nostro vigneto più vecchio 

Che cosa significa? 

Camurria, termine siciliano che sta per seccatura. 

L’abbiamo chiamato così perchè la produzione era limitata, in piccole quantità ma gli amici insistevano in modo “camurrioso” per averlo.

Aneddoti legati ai tuoi vini .

Mi trovavo in un noto ristorante di Los Angeles dove cercavo di introdurre il mio Helios Rosso Di Giovanna.

Al titolare era molto piaciuto e mi offrì di restare per cena. Accanto al mio tavolo un gruppo di persone sorseggiavano meravigliosi vini rossi, tra i più noti e cari. 

Ad un certo punto, senza dirmi nulla, il ristoratore decise di offrire loro una bottiglia del mio vino. Dopo un pò ne chiesero un’altra. 

Sono trascorsi 15 anni e il mio Helios è sempre nella carta di quel ristorante.

Hai avuto un momento in cui hai detto basta?

No, anche se ne abbiamo visto tante. Ma le abbiamo superate tutte.

Cosa ti ha spinto ad andare avanti?

La passione sostenuta dalla ragione.

Voliamo alto e non avremo limiti, cosa significa per te in particolare. 

Raggiunto un risultato bisogna subito porsene uno nuovo e più ambizioso.

Una parola nel mondo del vino che ti piace. 

Annata. Tutte diverse.

Una che ti rappresenta.

La fioritura
Odi et amo. Quare id faciam fortasse requiris. Nescio sed fieri sentio et excrucior

Odio e amo. Perchè lo faccia, mi chiedi forse. Non lo so, ma sento che succede e mi struggo.