Il mondo dei social è vasto, corre veloce, è difficile, fatto di algoritmi spesso, per me, incomprensibili.

Eppure questo mondo è fatto di persone. Dietro le fotografie che scorrono sulle pagine e dietro i testi con un numero di caratteri imposti ci sono persone. 

È grazie ai social che conosco Olga Sofia Schiaffino. Miglior Sommelier della Liguria 2019. Ci accomuna la passione per il vino. 

Olga è dinamica, concreta e piena di idee. In un momento in cui ognuno di noi ha scoperto l’importanza della socialità fatta di contatti veri, Olga ha dato origine ad una serie di iniziative in cui ha cercato di avvicinarsi il più possibile a colleghi e produttori.

Con una serie di dirette ha dato spazio e voce alle attività della Liguria, la sua regione e con Women in Wine è entrata nelle cantine delle Donne del Vino in un viaggio interessante lungo la penisola. 

Restano i progetti di incontri da realizzare nel breve e nel lungo periodo, per ora Olga Sofia Schiaffino ha accettato di farsi intervistare. 

Buona lettura.

L’intervista a Olga Sofia Schiaffino

Il tuo primo ricordo legato al vino

Una foto al mio secondo compleanno durante il quale avevo accidentalmente assaggiato il moscato e continuavo a saltare su e giù dal divano…in preda all’euforia. 

Un ricordo indelebile un assaggio di un vino che mi era stato consigliato quando studiavo da sommelier nel 2012: il Vulcaia Fume’ di Inama

Come è nata la tua passione per questo mondo?

La mia passione è nata dal desiderio di capire cosa avevo nel bicchiere: mi affascinava il mondo del vino e così mi iscrissi a un corso per diventare sommelier con AIS.

Ebbi la fortuna di incontrare la delegata Liliana Pecis, che è diventata una delle mie migliori amiche, che fece sì che il mio desiderio di conoscenza e il mio interesse crescessero in maniera esponenziale. Mi sono diplomata nel 2013, nel 2014 sono diventata Degustatore Ufficiale, e nel 2017 Relatrice per i corsi e ora insegno al secondo livello per le regioni Sicilia e Sardegna e per Europa, escluso Francia.

Sei diventata miglior sommelier della Liguria, un grande successo!

Ah, i concorsi! Ho partecipato a tre edizioni di Miglior Sommelier della Liguria: nel 2017 secondo posto, nel 2018 Terzo nel 2019… Ebbene sì ce l’ho fatta! Una gioia infinita, uno dei giorni più belli della mia vita. Il coronamento di un sogno in cui ho investito tanto tempo a studiare, degustare e visitare le aziende liguri. Un percorso pieno di soddisfazioni e di incontri con persone straordinarie.

Cos’è per te la competizione?

La competizione purtroppo è sempre con me stessa: penso che potrei fare meglio e sono molto severa nel giudicarmi. Penso inoltre di poter imparare da tutti, perché il mondo del vino ha molteplici sfaccettature. Ammiro i grandi comunicatori, quelli che ti rapiscono con le parole e le metafore.

Cos’è il vino per te? 

Cultura, umanità e da sempre mezzo di dialogo con gli Dei. Credo che ci sia qualcosa di misterioso e di magico, nonostante i processi siano stati studiati e rispettino le leggi fisiche e chimiche. Il vino è sicuramente di più degli elementi che lo compongo… è vivo.

Il ricordo più emozionante riguardo al vino? 

Aver partecipato alla vendemmia in Sicilia sull’Etna e alla festa al Palmento insieme a Salvo Foti, la sua famiglia e i Vigneri.

Inoltre… la vittoria al concorso…

Il ricordo più effervescente? 

Il mio compleanno l’anno scorso festeggiato con -52 champagne e Initial di Selosse… Indimenticabile.

Una storia legata al vino che ti sta a cuore

L’idea nel 2016 di aprire un blog, wineloversitaly per raccontare in modo semplice ma professionale le visite in cantina, l’incontro con i vignaioli, i vini degustati. Insieme a me ho voluto amici con i quali condividere questa passione, il tutto magistralmente orchestrato dal nostro web master Franco Cerri.

Cos’è la degustazione per te?

La degustazione è un modo di dialogare con il vino e di ascoltarlo: attraverso le sue caratteristiche scoprire che percorso ha fatto il vitigno e come ha interagito con l’ambiente e il produttore.

Cosa cerchi di trasmettere durante le tue lezioni?

Durante le lezioni cerco di trasmettere passione e conoscenza, due elementi inscindibili per chi lavora come sommelier ma anche per chi ama il vino e lo beve con attenzione.

So che hai un progetto in Sicilia molto interessante

Nel 2013 grazie a Liliana Pecis ho avuto la fortuna di conoscere Salvo Foti. Gli proposi di cominciare a sperimentare i rimedi omeopatici in vigna, per ridurre ulteriormente rame e zolfo, lui già non usa pesticidi. L’idea piacque e abbiamo iniziato a trattare una porzione di Vigna Calderara a Passopisciaro a 700 mt sul versante nord dell’Etna. Abbiamo imbottigliato le prime 130 bottiglie di Magia di Vulcano, un Nerello Mascalese che fermenta e affina in acciaio e con Simone Foti abbiamo iniziato i trattamenti anche a Milo su una vigna di Carricante.

Omeopatia perché ci sono evidenza molto interessanti e poi perché sono 20 anni che lavoro e curo con questi principi.

In una parte della tua giornata sei medico, nell’altra sommelier, sono attività distanti o ci sono analogie?

Non credo che queste due professioni siano così lontane: mi occupo di esseri viventi e il vino come le uve dalle quali deriva, è un prodotto vivo.

Inoltre la vite può dare il meglio di se a secondo di come viene trattata e seguita.

Inoltre spesso le storie legate al vino sono ricche di umanità e di valori morali positivi.

C’è una storia di un produttore che ti ha particolarmente colpita?  

La storia di Elena Fucci in Basilicata mi ha particolarmente colpita: ha cambiato la sua vita e i suoi progetti per non vendere la vigna del nonno. Il suo Aglianico del Vulture Titolo è sorprendente. Ho avuto anche la gioia di averla ospite a Women in Wine.

La Liguria è una terra che ultimamente sorprende grazie a dei vini di elevata qualità

Sicuramente, i vini liguri hanno altissima qualità e cominciano ad essere conosciuti e apprezzati. Abbiamo vitigni che crescono solamente in alcune aree come il Pigato, Il Rossese , L’Ormeasco, la Bianchetta, l’Albarola tanto per citarne alcuni. Il Vementino riesce a raccontare a meraviglia le differenze di territorio, essendo coltivato sia nel Ponente che nel Levante ligure. Credo che sia importante raccontare i paesaggi e i produttori della mia terra, bellissima per il mare e con colline e percorsi in mezzo alla natura da scoprire.

C’è una strada del vino che vorresti percorrere?

Ho viaggiato molto, soprattutto dal 2016 quando ho creato wineloversitaly, sulle strade del vino, in Italia e in Europa: il mio sogno sarebbe quello di girare in Oregon per cantine assaggiando Pinot Nero e magari partecipare al Festival di Willamette a metà luglio..prossimo anno?

Sei mai stata delusa da un vino?

Più che delusione, direi quando ho aperto una bottiglia in un momento sbagliato. Bisogna rispettare i tempi del vino.

Di solito è secondaria alle aspettative. In generale, mi dispiace molto quando trovo un uso eccessivo del legno che copre il varietale.

Una parola nel mondo del vino he mi piace? 

Onestà.

Una parola nel mondo del vino che ti rappresenta? 

Dosage zero!