La Valcalepio si sviluppa in provincia di Bergamo, lungo la fascia pedemontana che va dal lago di Como al lago di Iseo su un’area complessiva di 1500 ettari. Qui la vite veniva coltivata già dall’epoca romana.
Le vicissitudini storiche e le malattie, oidio, peronospera e fillossera, portarono a una perdita dei vigneti. Solo a metà del 900, il territorio bergamasco tornò a ospitare le vigne: Merlot, Barbera, Cabernet Sauvignon, Incrocio Terzi, Marzemino gentile e Schiava grossa erano i vitigni su cui i bergamaschi scommisero.
Il vino, concepito come elemento nutritivo, era molto alcolico e più che alla qualità, si puntava alla quantità. L’inversione di tendenza è arrivata intorno agli anni 70.
Paolo Rusconi-le terraze del canto. Situato nella parte ovest del territorio. In conversione biologica. I vigneti sono delle terrazze monofila a 400 m. di altitudine a forma di anfiteatro. Un ettaro e mezzo di terreno a cui si sono aggiunti recentemente altri 7000 metri.
Il produttore predilige il lavoro in vigna cercando di ridurre il più possibile l’impiego di rame e zolfo. Vengono utilizzati dei decotti con batteri probiotici. Abbiamo degustato il 2021, la prima vendemmia in assoluto per questo produttore.
Anfitea– Moscato giallo macerato in anfora per 3 mesi. La lunga macerazione regala un vino secco che permette alle note di emergere. Nessuna nota amara.
Pirata, da Perau, sperimentare. Ed è un lavoro da pirati quelli che porta a questo vino. Metà della massa rimane 4 mesi in anfora, metà in acciaio. Segue poi un affinamento in barrique vecchie di 6/7 anni. Cabernet e Merlot. Le etichette sono creazioni del papà, artista.
Mokawine progetto giovane in conversione biologica con l’intento di aggiungere, ben presto, macerato e decotti. Anche per questa cantina abbiamo degustato la prima vendemmia: il 2021! Estrema pulizia in vigneto e in cantina. L’azienda si trova ad Ambivere.
Moka orange, non filtrato. Pinot Grigio e Chardonnay. Macerazione e uovo di terracotta. Il nome MoKa deriva da Monte e Canto e ricorda la semplicità. I gesti semplici, come fare il caffè.
Veste rossa per il secondo assaggio. Merlot e Cabernet. Merlot in sovramaturazione. Poi una pioggia importante ha fatto marcire gli acini. Vinificazione e sfecciatura in acciaio, passaggio in anfora di terracotta e Barrique. Vino pronto, giovane, fresco. Etichette molto divertenti.
Azienda agricola Le sorgenti. L’azienda si trova sui colli verso sud ovest, si tratta delle ultime due colline prima della piana di Valbrembo, sul Monte della Madonna della castagna. Qui si trovano diverse cascine abbandonate. L’azienda possiede 13 ettari. Di questi, una parte, di 4/5 ettari, rivolta a sud/ovest è destinata a vigneto, il restante a bosco.
Il vigneto è separato dal bosco di castagno da un muro che segue un percorso sinusoidale. Si è scoperto essere poi il muro del solstizio, segue il giro del sole nei giorni 20-21 dicembre. La parte al sole è diventata coltivazioni, tutto il resto è rimasto bosco. I terrazzamenti sono con muretti a secco.
Il territorio presenta sorgive, esiste una produzione di prodotti da orto e frutta. L’azienda coltiva anche piante officinali.
L’etichetta Cristovite si rifà ad un dipinto trovato su vetro in Transilvania. Merlot in purezza vinificato in acciaio, segue un affinamento in tonneaux di rovere francese per 18/24 mesi. Vino ampio e strutturato.
Azienda agricola Cavalli. A conduzione famigliare si trova in Villa di Serio, verso est, in Val Seriana. La sede è un’antica casa padronale in cui in passato si praticava zootecnia e bachicoltura. Gli ettari di proprietà sono 13. Il vigneto si estende su 5 ettari suddivisi in tre località differenti:
- Villa di Serio, in cui si trovano i primi vigneti di proprietà. È caratterizzata dal Sass de luna.
- Scanzo Rosciate
- Alzano Lombardo, vallata impervia che passa dai 250 m fino oltre ai 1000 m di altitudine.
È un produttore che ama stare fuori dalla massa. Abbiamo degustato Terre del Colleoni, Incrocio Manzoni e Moscato giallo. La grande escursione termica più la presenza del vicino fiume conferiscono una grandissima aromaticità sia ai vini bianchi che rossi. Bellissima contrapposizione tra naso e bocca. Grande sapidità
Ca’ del Manet. Si trova a San Paolo d’Argon, vicino al bosco delle valli d’Argon. Si estende su una superficie collinare di 1,2 ettari a 350 m di altitudine. Azienda a conduzione familiare, porta avanti l’attività del nonno Cesco, mezzadro. Il terreno è stato acquistato alla fine degli anni 60.
Abbiamo degustato un rosato di Merlot e Cabernet, 2022, molto profumato e un rosso prodotto con gli stessi vitigni che ha vinto nel 2009 la medaglia d’oro emozioni dal mondo. Una vera e propria coccola
Tenuta Lonisa. Si trova a San Paolo d’Argon, a 400 m di altitudine. I vigneti coprono 1 ettaro e mezzo. Crescono Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Bianco e Pinot Grigio.
Nel 1900 il bisnonno, era mezzadro per la chiesa e per i nobili. Il nonno spinto da passione volle diventare proprietario e partì per la Svizzera, mettendo da parte pian piano soldi per acquistare il terreno. È stato poi uno dei primi cantinieri della cantina sociale Bergamasca.
Abbiamo dei gustato Bellisa 2022, un rosato da salasso da Merlot. Nota alcolica spiccata e morbidezza.
Apostolo 2020. Merlot e Cabernet Sauvignon. Predomina la nota vegetale. Vino strutturato e consistente anche per via del passaggio in legno per 9 mesi.
Ca’ d’Argon si trova a est di Bergamo, verso Trescore Balneario. Produce Valcalepio Bianco e Rosso e li veste con l’abito della maschera tipica di Bergamo: Arlecchino. Il Valcalepio Bianco 2021 ha Pinot Bianco per 25 % e Chardonnay. Il Valcalepio Rosso ha Merlot 80% e Cabernet Sauvignon. Entrambi alta acidità.
La Brentina di Grassenis Sonia. L’azienda nasce nel 2003 grazie alla passione del papà che decide di investire tempo e forze sul vigneto acquistato dal nonno. Il prodotto più importante è il Moscato di Scanzo. I vigneti affondano le radici sul Sas de luna che dà carattere ai vini. La vendemmia è manuale e molto curata. in etichetta la pietra utilizzata per affilare le lame delle falci, prodotto che veniva commercializzato dal nonno.
Orsini Giuseppe. Si trova a Nembro. L’attivita inizia nel 1986, con la posa delle prime barbatelle. Il terreno è caratterizzato dal Sass de luna e si trova tra i 400 e i 500 metri s.l.m. Il vino è caratteristico, pulito, genuino.
La degustazione ha evidenziato un Cabernet Sauvignon senza nota vegetale spinta, grazie alla scelta del momento della vendemmia. Tutti gli assaggi hanno un comune denominatore che rendono riconoscibile il territorio.
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