Un articolo a parte merita la bella scoperta all’ultimo Modena Champagne Experience: Régis Poissinet.
L’incontro con il produttore Régis Poissinet e il suo breve racconto hanno reso l’assaggio un momento da ricordare.
La storia dello Champagne Régis Poissinet parte nel 1947. Il Domaine si estende su un territorio di 7 ettari per un totale di 35 appezzamenti ripartiti tra i comuni di Baslieux, Cuchery, Leuvrigny, Troissy e Mareuil le Port, nella Valle della Marna. I terreni sono composti da argilla, limo e calcare. Qui i vigneti, che hanno all’incirca 35 anni di età, sono rappresentati perlopiù dal Pinot Meunier. Seguono lo Chardonnay e una minima parte di Pinot Nero.
Régis è oggi un “produttore appassionato”, alla guida dell’azienda di famiglia, ma la sua “passione” arriva da lontano, da quando era bambino e trascorreva le sue giornate nei vigneti. Con Régis sono state abbandonate le sostanze chimiche nell’intento di rispettare e preservare gli equilibri dell’ambiente.
È stato reintrodotto il cavallo come strumento di lavorazioni in vigna. Poco intervento anche in cantina. Solo lieviti indigeni, basse dosi di solforosa e dosaggi di liqueur ridotti ai minimi termini.
Terre d’Irizée (dedica a Iris, che, nella mitologia greca, rappresenta il legame tra uomo e dei e terra e cielo) è uno Champagne ottenuto da una cuvée (assemblaggio di diverse annate). Meunier per l’84% e Chardonnay per il 16%.
Un aspetto luminoso a far da cornice a una bolla fine e persistente che porta al naso note di pasticceria, frutta bianca, pesca e scorza di limone e in bocca una sorprendente cremosità. Persistente e sapido il finale.
L’artista Thomas Jedrzejak ha disegnato l’etichetta prendendo ispirazione dai vigneti: un’incredibile ricchezza della tenuta.
Terre de Rosé, 70% Meunier e 30% Chardonnay, invecchiato in botti di rovere è invece un curioso, profondo ed espressivo Rosato. Prevalgono note di piccoli frutti rossi, ribes, lampone e fragola. Fresco e persistente. Solo 957 le bottiglie prodotte.