Un’etichetta con gli affreschi della bellissima cappella gotica di San Fiorenzo per questo vino della cantina di Irene Sciolla, Bricco del Cucù.
Diavolisanti è il vino delle contrapposizioni:
- Dolcetto e Merlot sono i due vitigni che lo compongono, l’unione di due mondi distinti.
- Tradizione e innovazione in questo blend che unisce un vitigno autoctono ad uno internazionale
- Diavoli e Santi, da sempre in conflitto, invitano a vedere il vino, non come peccato, ma come sano piacere.
La scelta non convenzionale di introdurre il Merlot in questa zona è nata dall’osservazione dell’evoluzione del Dolcetto nel terreno in cui termina il forte pendio della collina. Qui nell’argilla, il ristagno di acqua riempie gli acini rendendoli molti grossi per poi farli sgranare durante il raccolto, con conseguente perdita del lavoro annuale.
Su alcuni ceppi di Dolcetto è, per questo motivo, stato introdotto il Merlot.
In questo vino la spigolosità del Dolcetto risulta attenuata dalla morbidezza del Merlot, in un processo di valorizzazione del territorio.
Questo vino si compone per il 60% di Dolcetto affinato in botti grandi di rovere piemontese per 18 mesi e per il 40% di Merlot affinato per 18 mesi in Barrique di rovere francese. Viene sottoposto ad un’unica filtrazione e riposa in bottiglia per almeno quattro anni, prima di essere messo in commercio.
La degustazione del Diavolisanti
Alla vista si presenta di un bel rosso rubino vivace e consistente. Al naso è intenso, complesso e fine. Bouquet floreale e fruttato con note di viola, rosa, frutti rossi maturi. Mora e prugna. All’assaggio intenso e complesso. Caldo e morbido, bellissima acidità e sapidità. Un vino che finisce facilmente per la rapidità in cui i sorsi si chiamano tra loro. Un vino che non lascia dubbi, un vino che è sicuramente un grande piacere e, se qualche dubbio rimane, come consiglia Irene, basta capovolgere la bottiglia vuota per sentirsi assolti ed in Paradiso.