La Fillossera è un insetto, di provenienza americana, arrivato in Europa alla metà del secolo scorso.
La Fillossera si è diffusa rapidamente in tutti i vigneti, portando alla loro distruzione. Questo afide, tramite puntura, può portare alla morte la vite americana colpendola nella reattività delle foglie e la vite europea, colpendola nella sensibilità delle radici, motivo per cui sono andati persi centinaia di vitigni autoctoni europei.
La fillossera nelle viti americane
Per comprendere il ciclo di sviluppo della Fillossera è importante studiare le viti americane. Durante la stagione invernale, sotto la corteccia si trovano le uova chiamate “d’inverno”. Da ognuna di queste uova in primavera nasce una larva che rappresenta il punto di partenza di una nuova colonia. Per questo viene chiamata fondatrice. La larva fondatrice si trasferisce sulle foglie delle viti americane, le punge e forma una galla in cui si annida, subendo 4 mute e diventando adulta in una ventina di giorni. L’adulto depone partenogeneticamente (vale a dire senza l’intervento di maschi), 400 o 500 uova. Dalle prime uova nascono nuove larve gallecole-gallecole che originano nuove galle su foglie e germogli. Dalle ultime uova nascono invece delle gallecole-radicicole che scendono nel terreno e si posizionano sulle radici della vite. Con le punture determinano dei rigonfiamenti.
Durante tutta la stagione vegetativa sono diverse le generazioni di fillossere gallecole che diminuiscono con il procedere della stagione mentre aumenta sempre più il numero di quelle che diventano radicole.
Le radicole, generano, dopo 4 mute delle femmine adulte che, sempre per via partenogenetica depongono da 200 a 250 uova dalle quali nascono delle radicole. Le radicole originano altre fillossere che hanno però le ali. Le radicole alate escono dal terreno, volano sui tralci e depongono sempre partenogeneticamente poche uova di due dimensioni differenti. Dalle più piccole nasceranno i maschi, dalle più grandi nasceranno le femmine.
A questo punto si origina una generazione sessuata di fillossera. Maschi e femmine hanno vita breve. Dopo l’accoppiamento, la femmina depone fra le screpolature della corteccia dei ceppi un unico ma molto resistente uovo, che è l’uovo d’inverno.
La fillossera nelle viti europee
Nelle viti europee il ciclo è più semplice. Questo perché vengono a mancare le generazioni gallecole. La conservazione della fillossera sulle viti europee è dovuta solo alle radicole.
Arginare i danni: come salvare i vitigni?
Si tentarono molte strade per arginare questo fenomeno, dal solfuro di carbonio iniettato nel terreno alla sommersione dei vigneti per provocare asfissia, all’insabbiamento delle vigne.
Servirono diversi anni di studio per capire le dinamiche di questo insetto. La svolta arrivò quando si comprese che l’immunità radicale sviluppata dalle viti americane poteva essere impiegata per costruire il piede di una vite europea tramite innesto.
Come si riconosce l’attacco di fillossera?
Sulle viti americane è semplice accertare la presenza di fillossera dalle galle formate sulle parti erbacee della pianta, sulle viti europee è un pò più difficile.
Esistono alcuni segna di sofferenza nella pianta: le viti attaccate dall’insetto sono vicine. Osservandole si può notare che l’aspetto deperente si attenua dal centro alla periferia. Le più malandate presentano una vegetazione giallognola, cespugliosa e con tralci corti e sottili con pochi grappoli. Le radici delle piante attaccate presentano dei rigonfiamenti.