Il Gewurztraminer, o traminer aromatico, è un vitigno a bacca bianca.
Il Gewurztraminer è un vitigno dalle origini incerte. Alcuni studiosi ritengono che sia originario della zona di Termeno, in provincia di Bolzano in pieno Trentino Alto Adige, come suggerisce il nome, Tramin infatti è la traduzione tedesca di Termeno, altri sostengono che arrivi dall’Alsazia, altri ancora che arrivi dalla zona del Reno.
Ha vari sinonimi, Traminer Rosa, Roter Traminer, Savagnin.
Ha una foglia piccola, pentagonale, con un piccolo grappolo, conico e compatto. L’acino è medio, allungato, con una buccia spessa e ricca di pruina. Il colore degli acini di Gewurztraminer è rosa. La vigoria di questo vitigno è nella media con una produzione costante. Predilige i terreni marno-calcarei, argillosi-sabbiosi e granitici. Spesso i vigneti di traminer sono situati in alta montagna con vendemmie che vengono eseguite a mano, ma gli sbalzi di temperatura tra giorno e notte tipici delle zone montuose conferiscono a questo vitigno caratteristiche uniche che si traducono in aromi fruttati e floreali.
Dalla fermentazione del Gewurtztraminer deriva un vino con un tasso alcolico solitamente superiore a quasi tutti i vini bianchi.
Spesso non viene sottoposto a Malolattica. Il vino che ne deriva presenta un colore giallo dorato, per la precisione giallo paglierino intenso con riflessi decisamente dorati ed evidente consistenza.
Al naso il traminer è intenso, fa parte della famiglia dei vitigni aromatici. Il suo bouquet aromatico comprende profumi opulenti. La nota floreale si presenta particolarmente complessa con note che sfumano dai fiori d’arancio al geranio, alla rosa. La nota fruttata presenta frutta a polpa bianca, pesca, esotica come ananas anche matura fino ad arrivare a sentori di agrumi canditi. Poi melone, litchi. Questo vitigno può dare origine a note speziate di chiodi di garofano e cannella, a volte note di pepe.
Un corpo deciso, robusto, buona intensità e complessità anche in bocca. Si potrebbe definire “grasso”. Tutte queste caratteristiche lo rendono poco adatto ai piatti più delicati, al contrario si presta ad abbinamenti insoliti.