Il diritto di tappo, in inglese BYOB (Bring your own bottle) nasce negli Stati Uniti nel XX secolo. La pratica del diritto di tappo, però, si sta diffondendo anche in Italia.
Sono i collezionisti, i grandi intenditori e gli appassionati di vino ad avere inventato la pratica del Diritto di Tappo iniziando a chiedere al ristoratore di fiducia di poter portare una bottiglia da casa e di poterla consumare durante il pasto.
Il diritto di tappo consiste proprio in questo: portare al ristorante una bottiglia di vino acquistata in altro luogo, enoteca o cantina e pagare al ristoratore una somma corrispondente al servizio, alla stappatura, al lavaggio di bicchieri e all’eventuale uso del decanter.
In origine questa pratica permetteva da un lato di pasteggiare con un vino preferito, apprezzato, dall’altro consentiva un risparmio. Sovente, infatti, le bottiglie nei ristoranti costavano il triplo rispetto all’enoteca.
Piano piano la pratica si diffuse nei ristoranti americani, al punto che i ristoratori decisero di pubblicizzarla. Oggi ci sono veri e propri ristoranti BYOB (Bring your own bottle o bring your own booze) che applicano il “corkage fee”.
Pratica consolidata, dagli Stati Uniti si diffuse in Canada, Australia e Nuova Zelanda. Ora anche in Italia. Ma come funziona?
Il cliente consuma durante il pasto al ristorante la propria bottiglia. Al momento del pagamento del conto, pagherà una tassa sul sughero (corkage fee), che equivale ad una quota di servizio, stappatura bottiglia, lavaggio bicchiere e utilizzo decanter. Ovviamente dovranno essere fornite, al personale di sala, che si occuperà del servizio, tutte le informazioni sulla bottiglia portata, quali ad esempio la temperatura di servizio, il calice più adatto, la decantazione se necessaria.
Ogni ristoratore può decidere la propria politica in termini di valore della “tassa” che spesso può corrispondere al prezzo della bottiglia meno pregiata presente sulla carta vini del ristorante.
La “tassa” che il ristorante può applicare per il diritto di tappo è solitamente proporzionata al livello di servizio del ristorante stesso. Sarà più elevata in un ristorante di fascia alta con bicchieri di qualità, una lista di vini importante e il sommelier in sala. Sarà logicamente inferiore man mano che i servizi diminuiscono fino ad arrivare alla situazione in cui gli ospiti potrebbero aprire da soli il proprio vino e servirselo in bicchieri standard.
Il galateo moderno ha previsto alcune semplici regole per il cliente:
- Chiedere, prima di arrivare al ristorante, la possibilità di esercitare o meno il diritto di tappo
- Portare una, al massimo due bottiglie
- Non portare bottiglie presenti sulla carta dei vini
- Affidare al personale di sala la stappatura della bottiglia e il servizio
Consiglio: se è la prima volta che porti al ristorante il tuo vino ricorda che il diritto di tappo non deve essere inteso come un modo per risparmiare. Portando una bottiglia economica con il pensiero di spendere meno rispetto alla carta dei vini rischieresti solo di fare una brutta figura. Porta pure la tua bottiglia ma fa si che ne valga la pena, per l’abbinamento o per il pregio.
Una volta verificato che il ristorante ti consente di portare la tua bottiglia e qual è la fee che ti applicherà, quando arrivi, non presentarti con la bottiglia in un sacchetto di carta. Meglio in un astuccio apposito o piuttosto, alla disperata, semplicemente in mano. Non appena ti siedi, informa lo staff che hai portato la tua bottiglia e poi affidala al sommelier del locale.
Dopo che la bottiglia di vino acquistata sarà stata aperta e versata, un bel gesto è quello di offrire un assaggio al tuo cameriere e al sommelier, soprattutto se la bottiglia è davvero speciale o la persona che te la serve sembra interessarsi particolarmente.
Infine, una volta che hai bevuto la bottiglia che hai acquistato e sei pronto a pagare il conto, assicurati di lasciare una buona mancia. Anche se non hai acquistato la bottiglia dal ristorante, il cameriere l’ha aperta e te l’ha servita.
Ecco alcuni esempi di ristoranti di Milano che applicano il “diritto di tappo”:
- Cracco, il costo applicato per tappo varia in relazione al valore della bottiglia
- Daniel Canzian, prezzo simbolico 8 euro
- Emilia e Carlo non applica fee
- anche Nassa e Giacomo applicano 5 euro al tappo
- Al Pont de Ferr sono 10 gli euro al tappo
- da Asola invece il diritto di tappo viene applicato a persona al tavolo e sono 10 euro
- Trussardi alla Scala invece carica il prezzo della bottiglia meno costosa sulla propria carta dei vini
- anche Joia, il famoso ristorante vegetariano, negozia come Cracco di volta in volta a seconda del valore della bottiglia
- un altro ristorante che prevede la formula è l’Ad Maiora
E poi nella penisola
- Piazza Duomo – Alba (CN) diritto di tappo fisso a 20€ a bottiglia
- Veritas Restaurant – Napoli 10 euro prezzo fisso a bottiglia
- Zash Ristorante – Riposto (CT)
- Antica Macelleria Cecchini – Panzano in Chianti
- Osteria al Gigianca – Bergamo
- Birilli – Torino
- Opera Viva – Parma
- Pepe Nero -Prato
- Atman – Provincia di Grottaferrata, Roma
Porta da casa la tua bottiglia migliore e goditi la serata!