Nettare dei Santi è un’azienda che dalla fine del 1800 produce vino a San Colombano, su quella che viene chiamata “collina del milanese”.
L’azienda Nettare dei Santi, condotta da Franco Riccardi, che in origine vinificava il vino per uso personale nella vecchia tinaia dell’oratorio di San Rocco a San Colombano, è diventata man mano un’azienda vitivinicola all’avanguardia.
Gli iniziali 3 ettari di vigneto diventano 33 e grazie ad Enrico Riccardi, il figlio di Franco, la cantina viene spostata dal centro del paese in mezzo ai vigneti. Oggi è il nipote del fondatore, Gianenrico, a continuare la tradizione.
La collina del milanese non è una zona “morbida”, le pendenze, in alcuni punti, diventano importanti. Da ottobre a marzo tutto il lavoro in vigna è manuale: la vendemmia, a garanzia di qualità. Manuale la potatura, non si usano prepotatrici e manuale anche lo stralcio. Il primo lavoro in vigna con i mezzi agricoli è il taglio dell’erba seguito dalla spollonatura, pratica che diventa più costosa, ma che rappresenta un valore aggiunto.
Non biologici, per scelta. Il protocollo agricolo è “quasi biologico”, vengono effettuati meno trattamenti di quelli richiesti dal biologico, ma con i mezzi agricoli.
Il numero inferiore di trattamenti consente di calpestare meno il terreno e, di conseguenza di inquinare meno.
La collina del milanese sembra essere un’appendice degli appennini con il cordone di collegamento tagliato dal fiume Po. Qualcuno ritiene che sia emersa in un’epoca successiva alla miocenica, a giustificare la presenza di coralli e conchiglie.
Le radici delle viti che danno origine ai vini di Nettare dei Santi affondano su terreni che a nord est sono rossi, argillosi, a nord, verso la pianura diventano sabbiosi. I terreni sono da moderatamente profondi a profondi con tessiture da fine a moderatamente grossolane, buona capacità di drenaggio.
Un’interessante varietà che si ritrova nel calice.
LA DEGUSTAZIONE
In un’ampio spazio all’aperto con vista sulla vigne si è tenuta la mia degustazione.
Dedicata al Duomo di Milano, città da cui proviene il papà di Gianenrico che mi ha guidata nella degustazione, la serie di spumanti che ho degustato:
DOMM – Metodo Classico – Brut Chardonnay 80%, Pinot Nero 20% da guyot, vendemmia manuale in piccole ceste. Diraspatura delicata. Pressatura soffice grazie all’utilizzo di presse pneumatiche. Fermentazione del mosto in serbatoi di acciaio a temperatura controllata, 16 – 18°. Maturazione con permanenza in catasta per un periodo che varia dai 30 ai 38 mesi. Si consiglia un riposo di un paio di anni in cantina.
Giallo paglierino cristallino, perlage fine, numeroso e persistente offre al naso profumi floreali, fiori bianchi, gelsomino, e fruttati, frutta a polpa bianca e piccoli frutti rossi. All’assaggio fresco, sapido e con un’interessante persistenza.
DOMM ROSÉ – Metodo Classico – Brut Millesimato. Pinot Nero 60%, Chardonnay 40%, da guyot.
Vendemmia manuale e diraspatura delicata. Soffice pressatura con presse pneumatiche. I mosti ottenuti fermentano separatamente, a temperatura controllata 16 – 18°, in serbatoi d’acciaio. La primavera successiva alla vendemmia, dopo l’assemblaggio, vengono sottoposti a presa di spuma. Lo spumante Domm Rosé matura e completa la sua eleganza con una permanenza in catasta da un minimo di 30 mesi ad un massimo di 38 mesi.
Cristallino rosa tenue, ha bollicine fine, continue e numerose. Al naso offre sentori fruttati, pesca bianca, piccoli frutti rossi, ribes, lamponi, una leggera nota agrumata. All’assaggio freschezza e sapidità. Delicato, persistenza e con una buona struttura che lo rende anche adatto ad abbinamenti con piatti di carne.
La degustazione procede con una sorpresa:
LA TONSA Verdea 85%, altre uve bianche 15%, vino frizzante. Vendemmia manuale, diraspatura e soffice pressatura. Fermentazione in vasche di acciaio a temperatura controllata 16-18°.
Prima dell’imbottigliamento il vino viene arricchito di una leggera effervescenza ottenuta con una rifermentazione naturale in autoclave.
Un vino sicuramente piacevole, da antipasto o valido accompagnamento per il salame, come suggerisce Gianenrico. Un vino da bere subito, fresco con giusta sapidità, giallo verdolino, dai sentori floreali e fruttati.
Si continua con…
EVA, Pinot Nero 70%, Uva Rara 30%. Vendemmia manuale, diraspatura delicata e pressatura soffice. Fermentazione a temperatura controllata 18° in serbatoi d’acciaio e successivo assemblaggio.
Rosa tenue si apre al naso con profumi fruttati di piccoli frutti rossi, lampone, ribes e floreali, peonia, rosa.
All’assaggio interessante, presenta una buona struttura, una buona acidità, freschezza e sapidità. Davvero sorprendente l’abbinamento con la pasta alla vongole.
BIANCO DEL SANTO, Chardonnay 70%, Pinot Nero 20%, Riesling 5%, Vendemmia manuale seguita da macerazione a freddo a 8-10° per 24 ore del pigiato in vinificatori di acciaio; soffice pressatura con presse pneumatiche. Il mosto ottenuto fermenta, a temperatura controllata 16 – 18°, una parte in serbatoi d’acciaio e una parte in barrique per 6-8 mesi.
Uno dei vini “importanti” della produzione di Nettare dei Santi, si presenta con una veste gialla paglierina con riflessi verdolini, un’interessante consistenza. Al naso un bouquet intenso, abbastanza complesso e fine. Note di mela verde, pesca bianca accompagnano sentori di tiglio e gelsomino, una leggera nota vanigliata tra sentori erbacei e di piante aromatiche.
All’assaggio fresco, sapido, buona struttura.
ROVERONE, prende il nome dal “Podere Roverone”, zona della Collina di San Colombano con terreno particolarmente vocato alla produzione di vini rossi. Barbera 40%, Croatina 40%, Merlot 18%, Cabernet Sauvignon 2%.
Le uve vengono raccolte manualmente in piccole ceste, trasportate con carri alla cantina e diraspate delicatamente. La fermentazione avviene in vinificatori di acciaio da 150 hl., con contatto buccia vino per almento 10 giorni.
Alla vista si presenta rosso rubino intenso, abbastanza complesso. Il profumo intenso e abbastanza complesso si presenta vinoso, fruttato con note di frutta rossa matura, mora e ciliegia, ed una nota di sottobosco.
All’assaggio, fresco, bel tannino, deciso, buon corpo e persistenza.
PINOT NERO “Mombrione” Selezione Riccardi, Pinot Nero 100%
Vendemmia manuale, diraspatura delicata, fermentazione in vinificatori di acciaio da 70 hl. Durante la vinificazione tutta l’attenzione si concentra sul mantenere le caratteristiche del vitigno anche nel vino. Contatto buccia vino per una decina di giorni. Invecchia in piccole botti di legno per 6-8 mesi.
Con una gradazione alcolica di 14° si presenta rosso rubino e consistente. Il profumo intenso complesso e fine ricorda piccoli frutti rossi, lampone, mora, ciliegia, marasca, interessante la nota balsamica ed il tabacco.
Fresco sapido, con buona struttura e tannino composto, presenta una buona persistenza. Vino elegante.
ROVERONE, Riserva 2004, vino prodotto solo nelle annate favorevoli. La riserva 2003 si è classificata tra i migliori vini italiani nel concorso Top hundred 2005. Barbera 35%, Croatina 45%, Uva Rara 8%, Merlot 12%. Vendemmia manuale e diraspatura delicata. Fermentazione in vinificatori di acciaio da 150 hl dotati di tecnologie che permettono un contatto con le bucce per almeno 15 giorni. L’invecchiamento avviene in botti di legno da 25 Hl per 8 – 12 mesi.
Rosso rubino intenso e consistente, all’olfatto intenso con sentori di piccoli frutti rossi, lampone, mora e marasca. Una piacevole nota vanigliata. All’assaggio fresco, sapido, alcolico e buona acidità. Trama tannica ben integrata. Un vino austero e persistente.
FRANCO RICCARDI, Vino prodotto per celebrare il centenario della nascita di Franco Riccardi, campione olimpico di spada negli anni 1928, 1932, 1936 e fondatore dell’azienda. Merlot 80%, Cabernet Sauvignon 20%.
Le uve vengono selezionate, raccolte manualmente e poste in piccole cassette da circa 5kg. Una volta arrivate in cantina le uve vengono poste in un locale idoneo all’appassimento per circa tre mesi. Nel mese di Dicembre vengono diraspate delicatamente e pigiate. La fermentazione avviene in vinificatori d’acciaio da 70 hl., con contatto bucce-vino per almeno una quindicina di giorni.
L’invecchiamento avviene per circa sei mesi in barrique e poi in piccoli serbatoi d’acciaio.
Rosso rubino intenso, consistente. Al naso intenso e complesso, note erbacee, frutto maturo, frutta secca, cioccolato.
All’assaggio di buon corpo, con tannino ben integrato, morbido, persistente.
Ultima degustazione qui a Nettare dei Santi il SOLITAIRE, PASSITO DI VERDEA. La tradizione locale vuole che i grappoli migliori di Verdea vengano conservati e consumati durante il pranzo di Natale.
Verdea 100% vendemmiata manualmente a fine settembre e posta ad appassimento fino a Natale. Il mosto fermente per 6 mesi in piccole botti e matura in serbatoi di acciaio.
Giallo oro consistente, si presenta al naso intenso, complesso e fine. Profumi ricchi di albicocca appassita ed in confettura, chinotto, miele. Persistente, buona acidità e morbidezza.