I migliori Champagne, con il loro fine perlage, ci fanno compagnia nei momenti tristi ed in quelli felici.
I migliori champagne sono indispensabili nei momenti di condivisione, e nelle occasioni speciali. Lo champagne è fedele compagno ed estremo piacere dei momenti di solitudine, questo vino sublime ci rallegra con il suo perlage.
Lo Champagne è un vino spumante che, rispetto ad altri vini, sorprende per la sua capacità di prestarsi agli abbinamenti più insoliti ma talvolta è meraviglioso anche da solo. Status symbol per eccellenza è invece un prodotto per veri appassionati.
“È sempre un buon momento per bere i migliori Champagne”, come ci ha insegnato Madame Bollinger.
Se vi piacciono davvero i migiori Champagne, ho cinque etichette da consigliarvi.
Rose de Jeanne, 2013.
Cédric Bouchard, figlio di un viticoltore di Champagne, dopo aver conosciuto dei produttori biologici, decide di dare origine ad una sua produzione.
Si affaccia così, nel 2000, con grande talento ed entusiasmo al panorama del mondo degli Champagne rivoluzionandolo.
Questa rivoluzione comprende:
- il monovarietale
- una singola parcella di terreno
- il millesimo
e porta ad un grande successo.
Il terreno è il perno della produzione. Le uve derivano dall’Aube, da terreni costituiti in gran parte da argilla ricca di calcare. Questo Champagne nasce da 20 cloni differenti e selezionati di Pinot Nero di Borgogna, a bassissima resa.
Le uve vengono selezionate e raccolte a mano. Viene impiegato solo il succo dalla prima spremitura, la fermentazione viene completata tramite lieviti indigeni. Affinamento medio di 46 mesi, definito Brut ma praticamente non dosato.
Elegante nel suo perlage fine, continuo e numeroso e nel colore che riflette l’oro, presenta al naso note di mela verde, brioche e gelsomino. Buona struttura, freschezza e sapidità.
Da provare perché: un gioiello per collezionisti e veri appassionati, prodotto in sole 500 bottiglie.
Ruinart, 2010.
Chardonnay 55% e Pinot Noir 45% per questo Ruinart Millesimato 2010.
Partita dal settore tessile, la famiglia Ruinart si distingue anche per la qualità e l’eleganza dei perlage dei suoi Champagne.
Sotto il territorio della Champagne, in un sottosuolo fatto di gesso, con volte scavate a mano che riprendono le guglie di cattedrali gotiche, ha origine questo Champagne fine, che si fa notare e si distingue in tutte le fasi della degustazione.
Dal perlage fine, continuo e numeroso si presenta in una veste cristallina e gialla paglierina.
Al naso note di pasticceria fine introducono un bouquet ricco che si lascia scoprire in più tempi. Note fruttate, mela verde poi gialla, pera ma anche pesca ed una pungenza di agrumi, limone e cedro. I sentori diventano via via più intriganti per la comparsa di note pungenti, pepe bianco e zenzero.
All’assaggio interessante la struttura. Si presenta potente e di corpo, ma elegante e con un lungo finale. Fresco e sapido.
Da provare perchè: ampio nel suo bouquet, non si fa conoscere del tutto, lasciandoci sempre una grande curiosità.
Tarlant, Cuvée Louis.
Una sorpresa questo Champagne. Nasce nella Valle della Marna, grazie a Benoit e Melanie Tarlant. Presenti nel territorio dello Champagne dal 1687, possiedono diverse vigne vecchie condotte in modo originale attraverso l’impiego di tisane e composti organici.
I 14 ettari di proprietà vengono esaltati nelle loro peculiari caratteristiche.
Questa cuvée è un omaggio al fondatore. Multimillesimata 2002-2003. Chardonnay e Pinot Nero in parti uguali, provenienti da vigne vecchie oltre 65 anni su un mosaico di suoli e sottosuoli, sabbie, argille, calcare e gesso. Un’enorme ricchezza racchiusa in una bottiglia.
Passaggio sui lieviti di 13 anni, non dosato.
Alla vista presenta una bolla fine, numerosa e persistente. Al naso una bella stratificazione dove emergono per prime note di pasticceria, seguite da profumi di frutta secca, albicocca, poi vaniglia, chiude la frutta candita.
Intenso al naso ed in bocca. Bella complessità, potente, corpo, struttura, morbidezza, ma fresco, minerale e lunghissimo nella persistenza.
Da provare perchè può essere considerato il biglietto da visita di una famiglia tra le più dinamiche di Francia nella produzione di Champagne.
Pierre Bertrand, Cuvée Emmanuelle Soullié.
Chardonnay invecchiato in botti di rovere. È stato il primo di una collezione di preziose cuvée.
Giallo paglierino con accesi riflessi verdolini, si presenta al naso in tutta la sua maturazione. Note di Mela Cotogna, pasticceria, vaniglia. Bellissimo questo contrasto quindi tra occhi e naso che stuzzica la curiosità dell’assaggio. In bocca riporta intensità e complessità. Grande acidità che fa pensare ad un lungo potenziale invecchiamento.
Bello il perlage che pizzica lingua e palato.
La Maison Pierre Bertrand si trova a Cumières, a 2 km dall’abbazia di Hautvillers, dove viveva il monaco Dom Pérignon.
Pierre bertrand coltivava le terre ereditate e conferiva le uve, per del tempo, alla cooperativa. Allo stesso tempo lavorava presso un viticoltore che gli ha trasmesso la conoscenza necessaria per fare il grande passo: produrre per se. È così che in questa preziosa terra, nel 1946 nasce il primo champagne della casa.
Uno dei migliori champagne della maison è da provare perchè: ha un netto contrasto tra il colore che fa pensare ad un vino dalla spiccata acidità ed i profumi che fanno invece pensare ad un vino “invecchiato”. Interessante.
Francis Orban, brut Reserve, Vieille Vigne.
Pinot Meunier in purezza.
Francis Orban termina i suoi studi di viticoltura ed enologia nel 1999 ed inizia a lavorare nell’azienda di famiglia che si occupa di produrre Champagne dal 1929 e quattro generazioni. Ben presto decide di concludere la sua esperienza in famiglia e di realizzare una marca tutta sua.
Si trova a Leuvrigny nel cuore della Vallée de la Marne a soli 15 km da Èpernay. In questa regione della Champagne il Pinot Meunier trova il suo habitat ideale. Una composizione di argilla e calcare per il territorio che gode di una buona esposizione a sud. La produzione di Francis Orban comprende 6 champagne di cui 4 con Pinot Meunier al 100%
Fermentazione alcolica, maturazione e fermentazione malolattica in acciaio. La cuvée comprende un 50% di vini dell’anno ed un 50% di vini di riserva. L’affinamento è di minimo 24 mesi.
Giallo paglierino intenso e cristallino con un perlage fine, persistente. Al naso si presenta fragrante con sentori di crosta di pane. Seguono cedro, lamponi, ribes, pesca gialla, albicocca.
All’assaggio fresco, sapido, minerale. Di buona struttura e persistenza. Elegante.
Una bottiglia di champagne brut da provare perchè: una valida espressione di Pinot Meunier
Goditi questi 5 tra i migliori champagne del mondo e fammi sapere! Nel frattempo goditi questo video della Maison Ruinart: