Monte Alto è il nome che Alberto Tribbia ha voluto dare alla sua azienda.
Dopo aver lavorato in diverse realtà italiane ed estere, nel 2014 inizia la sua avventura con Monte Alto.
Si stabilisce a Clusane, a nord della Franciacorta, su terreni situati ai piedi del Monte Alto. Qui i pochi ettari di vigneto, esposti a sud-est, subiscono da un lato le influenze di questo monte affiorato in epoca giurassico-cretacea e costituito da calcari, marne, calcari marnosi e selciferi, dall’altro le influenze del vicino lago d’Iseo.
Alberto coltiva tre ettari di vigneto di Pinot Nero, Chardonnay, Nebbiolo, Barbera, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, con tecniche assolutamente non invasive, potature mirate per ogni singolo vitigno, gestione manuale di cimatura, sfogliatura, diradamento, nessun utilizzo di diserbanti e riduzione al minimo dell’utilizzo di coadiuvanti enologici.
Ogni azione compiuta da Alberto evidenza il suo rispetto per il territorio. L’obiettivo è quello di originare un prodotto non manipolato che esprima nel bicchiere le caratteristiche della Franciacorta e tutte le scelte aziendali.
La degustazione: Monte Alto, Franciacorta, Extra Brut 2016
Millesimato non dichiarato questo extra brut proveniente da terreni morenici ben drenati.
Pinot Nero ed una piccola percentuale di Chardonnay vendemmiati manualmente a fine agosto. Bassa solforosa, passaggio in legno vecchio per un 10% della massa per arrotondare il tannino, 24 mesi sui lieviti.
Cristallino, giallo paglierino, perlage fine numeroso e persistente. Al naso intenso e complesso come lo sono gli spumanti di Franciacorta ben fatti.
Lievito, fiori bianchi e minerali, freschezza, morbidezza e struttura.
Franciacorta, Rosè
Pinot Nero in purezza da terreni morenici ben drenati e ricchi di carbonati, sottoposto ad una macerazione di 4-6 ore.
Bassa solforosa, 24 mesi sui lieviti, dosato < 3 gr/l
Cristallino, rosa tenue con perlage fine, numeroso e persistente, al naso intenso e complesso, fine. Piccoli frutti rossi e blu, lampone, mirtillo, mora, ribes, note floreali, lievito.
Morbido e sapido, ha una buona freschezza ed un’interessante struttura.
Càlem, Sebino, Monte Alto, 2016
100% Nebbiolo da vigneti posti su suoli morenici esposti a nord-est. Vendemmia manuale a fine ottobre. 24 mesi di legno medio piccolo al quarto/quinto passaggio per ammorbidire il tannino.
La maggiore maturazione delle uve ed il passaggio in questi legni originano un vino dall’aspetto limpido, rosso rubino con buona consistenza.
Al naso intenso complesso e fine. Calem è una specie di ciliegia della zona, molto apprezzata ed è proprio la ciliegia il primo frutto ad emergere tra i profumi floreali, fruttati, speziati. Interessante la nota balsamica che accompagna l’assaggio caldo, morbido e sapido. Tannino ben dosato, bel corpo.
L’assaggio lascia immaginare un grande potere di invecchiamento.
Balos, Sebino, 2016
Barbera 100%.
Vitigno dalle grandi potenzialità, diffuso anche in Franciacorta, per lungo tempo sottovalutato, si esprime in questo vino in modo sorprendente.
Balos nel dialetto bresciano significa monello, scaltro, birichino, astuto, furbo. Il nome adatto a definire questo vino di colore rosso rubino con buona consistenza. Intenso e fine al naso con una grande ampiezza di profumi.
Non ricercate nei cassetti della vostra memoria le barbere piemontesi, concentratevi su questo straordinario territorio che vi raggiunge attraverso un sorso fresco, sapido con buona spalla acida, un bel corpo. Una barbera in veste per nulla scontata. Un esempio di quanto sia straordinario questo vitigno e di come sia in grado di esaltare le peculiarità del territorio.