È abbastanza assodato che in Oltrepò Pavese ci sia una discreta esperienza nel fare il vino.

Lo testimoniano gli scritti di Strabone e di Plinio il vecchio del 40 a.c. …se andiamo avanti nel tempo, in Oltrepò Pavese, troviamo le prime cantine “moderne” con all’attivo anche più di duecento anni di storia e troviamo un cartellone della SVIC (Società Vinicola Italiana di Casteggio) capeggiante a fianco della statua della libertà, New York city, nel 1912.

Non è l’esperienza di fare il vino buono che ci manca. A noi manca un altro tipo di esperienza: l’esperienza di comunicare.

Comunicare il vino

Questo blog di vino ed altri che seguiranno si prefiggono questo scopo: far capire al pubblico e ai clienti quanto è faticoso il nostro lavoro e quali sono gli eccellenti risultati che riusciamo a cogliere dalle nostre amate viti.

La nostra non è una terra “facile”, dobbiamo convivere e combattere con pendii ripidi e scoscesi spesso impossibili da irrigare: a volte dobbiamo persino raccogliere a mano… quello che otteniamo, lo dobbiamo alla caparbietà nel perseguire i nostri obbiettivi, al talento di chi lavora in vigna, in definitiva: alla passione. La qualità del vino è importante, ma se pochi se ne accorgono, c’è inutilità nel duro lavoro.

La nostra splendida e sconfinata terra produce una “marea” di vino: partendo dalla pianura e arrivando agli appennini, è culla ideale per una vastissima platea di vitigni.

Poche aree vinicole possano vantare la nostra estensione e la nostra ampia ed importante offerta.

A noi, azienda nata commerciale, spetta anche quest’onere oltre che onore. Lo dobbiamo alle nostre aziende, alla nostra terra e ai nostri clienti amici.

Siamo l’Oltrepò Pavese, quello buono, vero e a volte un pò ingenuo. Sappiamo di fare un ottimo vino e finalmente, con fatica, stiamo imparando a fare squadra e marketing.

La strada è ancora lunga ma stiamo arrivando.

Mr. Red

Le colline dell’Oltrepò dilatano il respiro, sono imminenti e pur favolose. E il vino è la loro sintesi arcana”
“Gianni Brera”