L’uva Glera è ideale per il prosecco, è un vitigno a bacca bianca, appartenente alla famiglia dei semiaromatici. è un vitigno di origine antiche, pare fosse coltivato già in epoca romana.
Le prime vere tracce documentali dell’uva Glera per il prosecco, risalgono al 1500 come testimoniano gli atti notarili di compravendita di terreni situati nella zona di Treviso.
La zona di coltivazione della Glera è il Veneto, recentemente si è diffusa anche in Friuli Venezia Giulia anche se la sua zona di elezione rimane il trevigiano ed in particolare le colline di Conegliano e Valdobbiadene.
La Glera è un’uva ideale per la spumantizzazione ed è alla base del Prosecco DOC, dell’Asolo DOCG e del Conegliano – Valdobbiadene Prosecco DOCG.
Quando si parla di Glera si parla di uva, mentre Prosecco fa riferimento esclusivamente al vino. Questo dal 2009.
Si tratta di un vitigno vigoroso e robusto con una produttività buona e tendenzialmente costante. La Glera predilige terreni ripidi dalla forte componente calcarea. La pendenza è un fattore molto importante. La Glera non ama i ristagni di acqua ma terreni ben drenati ed un clima che non favorisce l’umidità. Il Veneto ed il Friuli grazie all’origine del loro territorio ed al clima costantemente ventilato rappresentano i luoghi ideali per questo vitigno.
Ha una foglia medio grande, cuneiforme e pentagonale, trilobata, a volte pentalobata, con la pagina superiore opaca e bollosa. Il grappolo è di media grandezza, alato e spargolo, allungato e piramidale. Gli acini sono medi, sferoidali, con buccia pruinosa, sottile ma consistente. Il colore degli acini è giallo dorato un pò punteggiato.
Germoglia precocemente ma matura più tardi rispetto ad altri vitigni.
Il vino che si ottiene è solitamente giallo paglierino tenue con riflessi verdolini. Il profumo è prevalentemente fruttato con note di pera e frutta a polpa bianca matura, mela gialla e verde. A volte fanno da eco sentori di erba tagliata. Il gusto esprime note sapide e fresche con sensazioni pseudocaloriche discrete. Le caratteristiche organolettiche della Glera non sono scontate, riflettono le caratteristiche del clima e del territorio in cui la Glera cresce.
Nella zona di Padova la Glera assume il nome di Serprino.
Infatti il Serprino non è altro che un biotipo del vitigno Glera.
Il terreno vulcanico dei Colli Euganei è ricco di minerali e il clima temperato determinano, in particolare sui vini bianchi, la produzione di significative quantità di precursori aromatici in grado di esaltarne le caratteristiche organolettiche e i sentori tipici.
I grappoli dell’uva Serprina sono di grandi e di forma piramidale molto allungata. Sono dotati di ali e hanno gli acini rotondi e regolari.