Come si fa a non essere felici quando ti propongono una visita da Marzocco Poppiano per degustare i suoi vini toscani?
Ho accettato con estremo piacere e senza alcuna esitazione l’invito di Michela, @mimmiwinelover, a raggiungere Roberta Chini nella sua azienda. Ho conosciuto Roberta, qualche tempo prima di questa visita, sui social e sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla sua finezza e dalla sua cultura.
Per molto tempo, dopo la visita, non ho scritto nulla su di lei e sui suoi vini. Succede, a volte, di non riuscire a trovare le parole giuste per descrivere un incontro, una situazione. La visita a Roberta mi ha lasciata talmente soddisfatta e appagata che ho deciso di conservare gelosamente il ricordo senza condividerlo.
Allo stesso tempo però i vini di Roberta sono così profondi, intensi che meritano di essere raccontati.
L’azienda Marzocco di Poppiano ha origini molto antiche e si trova a Montespertoli, vicino a Firenze, esattamente sulla collina di Poppiano a 300 metri di altitudine, vicino all’insediamento medievale il cui biglietto da visita è un maestoso castello.
Acquistata dai genitori di Roberta, nel 1975, dai Conti Guicciardini Corsi Salviati, ora viene da lei gestita insieme al marito con molta cura. Dopo una fase di zonizzazione e di censimento dei cloni, volta a valorizzare il territorio, dal 2014, l’azienda si occupa anche dell’imbottigliamento dei suoi vini toscani. Passaggi importanti che hanno sradicato vecchie abitudini famigliari.
Roberta ci accoglie come una perfetta padrona di casa sa fare e ci accompagna nel vigneto, dove convivono diversi cloni di Sangiovese, il Cabernet Sauvignon, il Merlot, un Canaiolo degli anni ’50, il Trebbiano Toscano e la Malvasia lunga del Chianti, Vermentino e Viognier. La proprietà conta oltre alle viti, anche gli ulivi con diverse cultivar e boschi che garantiscono biodiversità.
La passeggiata nel vigneto mi lascia l’idea di un luogo bello ma molto difficile. Non è ancora estate eppure il calore del sole viene moltiplicato dal suolo bianco. Percepisco tutta la fatica della vendemmia su queste colline aspre e dolci del Chianti.
Il territorio, poco raccontato, è molto suggestivo e curioso, il monte Poppiano divide San Casciano con un terreno alluvionale da Montespertoli, con un terreno di praterie e boschi.
Gli interventi in vigna sono ridotti al necessario.
La cantina è un “piccolo laboratorio” con vasche di cemento e barriques di diversa tostatura dove viene valorizzato quanto arriva dalla terra. Roberta ci racconta degli assaggi settimanali. Il vino è vivo, ha un ritmo. Deve esprimere la sua anima, il suo ritmo, gli assaggi frequenti ci consentono di ottenere una musica costante. A volte i campioni da botte, se pur interessanti, non rispecchiano l’anima dell’azienda e allora vengono studiati, ascoltati. La forza del terreno e della storia di questo luogo viene messa in bottiglia.
Tutti i vitigni vengono vinificati separatamente.
La visita da Roberta è una festa, il lungo tavolo della sala degustazioni viene riempito di pietanze a km 0, c’è molta attenzione a questo aspetto.
Chianti DOCG 2017, Sangiovese 90%, Canaiolo 10%. Rosso Rubino con accenni granati, naso stratificato su note floreali e fruttate. Spezia dolce, vaniglia. Intenso e complesso anche all’assaggio, persistente. Elegante.
Chianti DOCG Riserva 2015. Sangiovese 90%, 10% Cabernet Sauvignon, selezionati in vigna e successivamente acino per acino. Grande luce nel bicchiere. Un vino emozionante, piccola frutta scura, selvatica, nota vegetale. Nota ematica del Sangiovese. Leggera speziatura di pepe e di cacao. All’assaggio calore e freschezza. Ritorna la nota balsamica. Assaggio intenso, buon corpo. Tannino fine ed elegante che resta in sordina.
Chianti DOCG Riserva 2016. Sangiovese 90%, 10% Cabernet Sauvignon. Naso intrigante. Un susseguirsi di fiori, frutta, erbe officinali e spezie. Sorso pieno e morbido, tannino setoso, calore e buona acidità.
Pretale 2015 singola vigna su sassi di San Casciano. Sangiovese 70%, Canaiolo 15%, vigne del ’57, Cabernet Sauvignon 15%. Vigna che si autoregolamenta, intervento minimo dell’uomo. Fermenta in acciaio. Passaggio in botte e cemento. Rubino con sfumature granate. Profumo presenta note floreali intense di viola e rosa, frutta rossa mora e lampone, ciliegia e amarena. Cenni dolci speziati. Agrumi, melograno. Un sorso ricco con tannino protagonista ma fine, bell’acidità e persistenza. Tratti di un Sangiovese straordinario meno irruento e con un animo femminile.
Vigna del Leone, 2015, 5% Cabernet Sauvignon, 65% Sangiovese, 30% Merlot (vendemmiato in surmaturazione) Ne vengono prodotte solo 3000 bottiglie. Colore rubino intenso, impenetrabile, brillante. Intenso naso che apre con note di erbe mediterranee e note boschive, poi spezia, caffè, tabacco. La frutta è rossa e matura. Palato con tanta acidità. Brioso. Sapido. Persistente. Verticale in modo sorprendente.
Marzocco di Poppiano è una meta che consiglio, da non perdere assolutamente se siete appassionati di vini toscani. Segnatela nei vostri percorsi.